Gente da rave party: viaggio dentro la notte sballata di Halloween - La Stampa

2021-11-04 01:57:37 By : Mr. Jack Chiang

Migliaia di ragazzi si sono dati appuntamento a Nichelino: un luogo dove tutto è lecito, tra sostanze vietate e musica techno

La ragazza con la pelliccia bianca a macchie nere te la aspetteresti, elegante com' è, in un qualunque caffè del centro, con boiserie e stucchi. Invece, alle quattro di questa domenica di pioggia, Miss Eleganza, con gli anfibi ai piedi, se ne sta con un'amica dietro una finestra sfondata del capannone della fabbrica dove un tempo assemblavano trattori. E con un carta di credito, o di un supermercato - vai a sapere che cos' è - sminuzza una pallina di MdMa nella custodia del telefono. E se ne infischia di chi sta intorno. Di chi la guarda ma non la vede. Di chi la imita. E di chi, sballato, ubriaco, stordito da una notte di musica, balla anche all'aperto. Con i piedi affondati nel fango, nel rave di Halloween.

L'altra notte li hanno intercettati i carabinieri, che hanno notato colonne di van ad un'uscita della tangenziale. Se non li visti, adesso dovrebbero almeno tre o quattro volte tanto i raver dentro quella fabbrica. Così i carabinieri sono arrivati ​​​​in forze al vialone che da Torino porta alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, gioiellino di campagna di Casa Savoia. La polizia ha mandato tutti gli uomini che aveva. Ma bloccare migliaia di persone è un lavoro che neanche un esercito. Anche perché quelli volevano entrare a tutti costi. E così sono volate pietre. Ci sono stati scontri. Un camion carico di amplificatori e di casse ha provato a forzare i blocchi. Agenti feriti cariche. Erano soltanto le 10 di sera di sabato. Questo è ciò che è capitato nella notte, sulla strada. Quel che è accaduto dentro la fabbrica è un'altra storia. Anzi la solitaria vecchia storia. Con la musica sparata da muri di casse, i bar montato a tempo di record: tre euro un bicchiere di birra alla spina (piccolo), un euro un panzerotto fritto. Un euro un arrosticino abbrustolito sulla brace all'aperto da un ragazzone di colore con la giacca rossa.

Qui dentro nessuno fa domande. Se vuoi bevi. Se vuoi balli. Se vuoi ti fai. E trovare la roba è più facile che farsi regalare una sigaretta vera. Non una canna. Per dire, alle 5 del pomeriggio un ragazzino sbarbato, vestito di nero, che parla italiano, spagnolo e francese prova ad aiutare una ragazza a fare retromarcia in un carnaio di esseri umani che non cede il passo neanche a piangere cinese. «Cazzo, ci rinuncio, qui nessuno si ferma». Sei stato bravo, però. «Ci ​​ho provato. Oh, tipo, vuoi roba? Estasi, Mdma...». Tutto così, senza nascondersi. Come non si nasconde la ragazza che svela la vera utilità del cellulare in un posto come questo: sniffare sullo schermo.

Oh, certo, la droga. Hanno allestito anche un punto informativo sotto quei capannoni. Le ragazze di una associazione dispensano coperte termiche e chi - stremato da alcol, fatica e allucinazioni da sostanze - crolla e ha bisogno di riposare. Ed è un'opera fin meritoria in questo girone del «tutto lecito». Quasi come i preservativi gratis ei cartoncini sui quali sono scritti gli effetti delle sostanze: la coca fa questo, l'ecstasy quest' altro. L'eroina quest'altro ancora. Meritoria perché qui potrebbe finire come a Viterbo da un momento all'altro. Con un ragazzo a cui cede il cuore. Ma là c'erano meno persone, era all'aperto. Qui può accadere di tutto. E dire che il Dipartimento sicurezza e prevenzione, da Roma, aveva lanciato un allarme nei giorni scorsi. «Probabile rave in Piemonte». I questori hanno allertato tutti i reparti di polizia e dei carabinieri. Si pensa che il posto prescelto fosse dalle parti Alessandria. Invece era qui. Dove una volta montavano trattorie e ruspe.

Enzo Ciarambino, il questore di Torino, alla fine se l'è cavata più che egregiamente. Ha fatto tutto quel che poteva con gli uomini che aveva: il G20 di Roma ha svuotato caserme e reparti. Così ha messo le pattuglie sulle strade. Ha bloccato tutti gli accessi. Fatto rimuovere auto e camper posteggiati sulle strade vivine. Chi entra e chi esce viene identificato. Chi è dentro la fabbrica, nella libera repubblica del rave, nella terra del tutto è lecito, se infischia. Almeno fino a stasera. - © RIPRODUZIONE RISERVATA

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