Come difendersi dal vicino

2021-11-09 09:59:01 By : Ms. Susan Zhang

Cosa sono gli atti emulativi del proprietario confinante e del vicino del condominio: tutela legale. 

Una norma che in pochi conoscono è l'articolo 833 del Codice civile che vieta di arrecare molestie ai vicini di casa. La norma parla chiaro: il proprietario non può compiere atti che non avere altro scopo che quello di nuovocere e recare molestia ad altri. La legge li chiama «atti emulativi», che sono tutti gli atti di esercizio del proprio di diritto compiuto però con un unico fine: quello di infastidire i vicini. Non è un atto emulativo l'esercizio della proprietà da cui il proprietario ricava una minima utilità. 

Atteso però che le molestie tra confinanti e tra chi vive all'interno del medesimo condominio sono all'ordine del giorno è normale chiedersi come difendersi dal vicino. Cercheremo di chiarirlo in questa guida. Ma procediamo con ordine.

appena detto che la legge definisce atti emulativi quelli consistenti nell'esercizio del proprio diritto di proprietà rivolto non già a trarne un'utilità ma a infastidire. Si pensi al caso di chi accenda il barbecue non già per arrostire la carne ma per far arrivare fumo e fuliggine ai confinanti o di chi accenda l'aspirapolvere solo per dar fastidio al proprietario del piano di sotto pur non usandola. 

Perché si hanno atti emulativi è necessario che il titolare di un immobile eserciti uno dei diritti che gli spettano in quanto proprietario dell'immobile:

Devono ricorrere a questi elementi. Quindi, non è sufficiente che un comportamento arrechi disturbo al vicino ma è necessario che esso sia posto solo per tale finalità senza essere giustificato da altri motivi.

La caratteristica degli atti emulativi è quindi data dal fatto di compiere un atto che, di per sé, sarebbe lecito ma che diventa illecito perché compiuto solo per dispetto ossia con l'intenzione di dare fastidio al vicino.

Diversi è il caso degli atti che nascono già come illeciti e che quindi possono essere vietati anche se arrecano un'utilità al proprietario dell'immobile. Si pensi a chi ascolta la televisione ad alto volume di notte o che affumica la carne sul balcone tanto da imporre al vicino di chiudere le finestre. In tal caso, però, non saremo più nell'ambito degli atti emulativi ma negli atti illeciti vietati dall'articolo 844 del Codice civile: le cosiddette immissioni superiori alla tollerabilità, per le quali è possibile proporre, il più delle volte, un ricorso normale in via d'urgenza al giudice per chiedere l'interdizione di tale azione. 

In sintesi, un comportamento di per sé lecito perché tollerabile, ma eseguito al solo scopo di danneggiare il vicino, diventa illecito perché rientra negli atti emulativi.

Invece, un comportamento illecito in quanto vietato da altra norma di legge, anche se sorretto da una soggettiva utilità, pur non costituendo atto emulativo, resta comunque vietato.

Ecco un elenco di atti molesti del vicino che rientrano negli atti emulativi:

In presenza di un atto emulativo si può inviare una diffida scritta al responsabile intimandogli di interrompere il comportamento molesto. Se ciò non potrà sortire effetti si potrà agire in via civile per ottenere un ordine del giudice che interdica il responsabile dalla ripetizione del comportamento molesto. Il giudizio accelerato non concedere di chiedere anche il risarcimento del danno, per il quale pertanto bisognerà procedere con un'autonoma e ordinaria causa. 

Nei casi più gravi, è anche possibile sporgere una querela per stalking condominiale che si verifica tutte le volte in cui il comportamento del vicino molesto diventa tanto martellante, insistente e pericoloso da generare ansia e stress nella vittima, o da farle temere per l'incolumità propria o dei suoi cari, oppure da costringerla a cambiare le abitudini di vita per non incontrare il persecutore. In tal caso, bisogna rivolgersi ai carabinieri o alla polizia e narrare l'accaduto, anche senza un avvocato. Diversamente, è possibile anche presentare la querela direttamente alla Procura della Repubblica. Si instaurerà un procedimento penale e, dopo le indagini, si arriverà al giudizio vero e proprio in cui verranno analizzate le prove per la condanna. La vittima può costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento del danno.

La giurisprudenza ha poi evidenziato una serie di comportamenti che non rientrano negli atti emulativi. Eccoli:

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