Tornabuoni Arte presenta al pubblico l'arte moderna e contemporanea. Selected Anthology 2022, un appuntamento annuale che si concretizza in una mostra nelle due sedi italiane, Firenze e Milano, e in un volume, frutto di un'attenta selezione di opere, che mette in luce lo spirito di attenta ricerca e di raffinata conoscenza che il galleria è maturata nel tempo.

Sarà possibile visitare la mostra a Firenze (Lungarno Benvenuto Cellini 3) da venerdì 3 dicembre e a Milano (Via Fatebenefratelli, 36) da giovedì 16 dicembre 2021.

Grazie alla passione e alla dedizione di Roberto Casamonti che l'ha fondata, Tornabuoni Arte ha saputo, negli anni, creare un importante circuito espositivo e culturale in Italia e all'estero, coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, con un programma internazionale, creato grazie anche al consolidato rapporto con critici d'arte, curatori e collezionisti. Conferma così la sua vocazione ad essere non solo una galleria privata ma un luogo aperto a tutti e dedicato alla cultura. La preziosa pubblicazione, che accompagna questa edizione, è introdotta da un testo, La linea evolutiva dell'arte, della storica dell'arte Sonia Zampini. Da Fattori, con una pittura ottocentesca, a un video di Plessi del 2021 «l'antologia - come sottolinea Zampini - è intesa come una retrospettiva con un ampio raggio di osservazione sulla molteplicità di dichiarazioni artistiche, movimenti, intenzioni che hanno determinato le tappe fondanti della storia dell'arte”.

La mostra Arte moderna e contemporanea. Antologia selezionata 2022, allestita nella sede fiorentina, con oltre cinquanta opere, è suddivisa in aree tematiche. Al primo piano della galleria troviamo una sezione dedicata ai grandi maestri dell'arte figurativa italiana della prima metà del Novecento, come Plinio Nomellini, con cui iniziamo questa mostra. Il suo Pastore con gregge e pecore (1900-1910) è un dipinto dall'atmosfera vibrante, data dall'uso di una pennellata a macchie, che testimonia l'attenzione del pittore alla natura e alla rappresentazione della società. Sono gli anni in cui decide di stabilirsi definitivamente in Versilia, a Torre del Lago, dove nasce l'amicizia con Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli. Anni che lo hanno portato a sperimentare il Simbolismo.

Tra gli artisti che hanno segnato indelebilmente il periodo tra le due guerre, figure come Savinio rappresentato dall'Apparition du Printemps del 1929 o Massimo Campigli con un particolarissimo affresco riprodotto su tela, Venezia - Gita in barca, del 1941, raffinata composizione che ricorda gli antichi affreschi di Pompei così come la pittura del misterioso popolo etrusco, affascinato com'era dalla ricerca di una purezza primordiale, arcaica, ma anche dall'armonia e dal rispetto delle forme. Piazza d'Italia, nota opera di Giorgio de Chirico, del 1951, ci introduce alla pittura metafisica: la composizione ritrae l'architettura caratteristica di uno spazio urbano dall'atmosfera rarefatta, carica di silenzio lirico.

Si prosegue al piano terra con un'ampia selezione di opere moderne e contemporanee. Lucio Fontana è stato un artista con cui Tornabuoni Arte ha sempre avuto un rapporto privilegiato, e in questa antologia troviamo cinque suoi capolavori come, tra tutti, Concept Spatial, Attese, 1965-66, dove si imprime l'azione solenne di quattro tagli sulla tela rossa. Riguardo al contesto dell'Arte Povera, sono esposti esempi quali: Non mi riposo Non parto Non parto Non mi riposo di Alighiero Boetti, del 1979, realizzato con penna a sfera, secondo il principio espresso dallo stesso Boetti che “si può usare di tutto per fare arte senza alcuna gerarchia”; e Untitled (2010-2011) di Jannis Kounellis, opera a parete, composta da una lastra di derivazione industriale su cui è sospeso un violino in una rete metallica, la dimensione impalpabile della musica evocata dalla memoria emozionale dei contrasti musicali sonori dello strumento , qui, con la materia fredda e solida che lo contiene.

Segnaliamo anche la presenza di altri protagonisti di questo periodo storico come Enrico Castellani, con Surface del 1973, un dipinto dalla tridimensionalità reale e concreta, che dona alla superficie una consistenza del tutto nuova e rivoluzionaria. E ancora Arnaldo Pomodoro, Piero Dorazio, Alberto Biasi, Emilio Isgrò.

La mostra si chiude con una sezione dedicata agli artisti internazionali. Di Wassily Kandinsky - che Sonia Zampini ricorda nel titolo del suo saggio nell'Antologia, La linea evolutiva dell'arte - si può ammirare il Comunicato, del 1936, realizzato durante il suo soggiorno a Neuilly-sur-Seine, vicino a Parigi, quando il pittore si recò torna a dipingere acquerelli. Su carta anche lo splendido Femme dans la nuit di Joan Mirò (1966), un intimo soliloquio carico di malinconia esistenziale, dove la figura femminile posta alla destra del campo visivo, descritta con la sapienza di linee agili e modellanti, si rivolge a se stessa alla grande stella che domina il cielo. Risalgono invece agli anni Ottanta le opere del fondatore dell'Op art, Victor Vaserely, Dinn, 1984, Tizenne 2, 1986.

Da giovedì 16 dicembre un'ulteriore selezione di una trentina di opere pubblicate nel volume Arte moderna e contemporanea. L'antologia scelta 2022 sarà allestita nella sede milanese di Tornabuoni Arte. Entrambe le mostre saranno aperte fino al 26 novembre 2022, ad eccezione delle mostre temporanee.

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