Recensione Samsung Neo QLED QN95A - HDblog.it

2021-12-13 05:08:43 By : Ms. Susan Cai

Con l'introduzione della nuova gamma di TV QLED, Samsung utilizza per la prima volta una soluzione di retroilluminazione Mini LED per i suoi pannelli LCD VA. Gamma di modelli Mini LED riconoscibili dalla sigla “Neo QLED” e che comprende sia modelli con risoluzione nativa 4K Ultra HD (3840 x 2160 pixel) che 8K (7680 x 4320 pixel). Le diagonali partono dai 55 pollici previsti per le serie QN85A, QN90A e QN95A – oggetto di questo test – fino agli 85 pollici per le serie QN90A (4K UltraHD), QN800A e QN900A (entrambe 8K).

Al vertice della gamma 4K Ultra HD troviamo la "serie 9" e, in particolare, il QN95A con set-top box esterno "Slim One Connect", anche quest'anno si è concentrato su una soluzione di retroilluminazione Full LED che grazie alla l'adozione di migliaia di Mini LED promette di essere ancora più sofisticata in termini di accuratezza del local-dimming e di consentire migliori prestazioni a luci basse e bassissime (nero) e aumentando ulteriormente il record in termini di picchi di luminanza HDR e volume colore.

Samsung non nasconde la sua ambizione e durante la recensione del QN95A da 55 pollici, proposto al prezzo di listino di 2.299 euro, ma con uno street-price ormai attestatosi intorno ai 1.500 euro, vi sveleremo gli aspetti tecnici che hanno catalizzato maggiormente . attenzione degli ingegneri coreani, con novità che non riguardano solo la qualità delle immagini, ma anche il design della TV, le funzionalità Smart TV, da sempre fiore all'occhiello dei modelli Seoul, nonché le funzionalità di gioco avanzate che sono ben sfruttate dalle porte HDMI 2.1 integrate. La concorrenza della “pattuglia” OLED si fa sempre più agguerrita (soprattutto sui prezzi), ma i nuovi Neo QLED di Samsung hanno diverse frecce nel loro arco. Scopriamolo insieme.

Cominciamo col dire che la gamma Neo QLED 2021 non è una semplice evoluzione della gamma QLED 2020, ma i nuovi modelli sono stati profondamente rivisti, introducendo diverse novità che hanno riguardato, ovviamente, in primis la retroilluminazione, oltre che il processore, ma anche alcune scelte. di dotazione.

Tutti aspetti singolarmente importanti, ma che diventano fondamentali nell'approccio di sintesi e correlazione perseguito dai tecnici Samsung. In sostanza, il pannello LCD di tipo VA sfrutta la nuova struttura di retroilluminazione Mini LED che, a sua volta, è ottimizzata dai più recenti algoritmi di elaborazione integrati nel nuovo chip Neo Quantum 4K Processor.

Già nel 2019 Samsung ha introdotto per i suoi pannelli LCD a 10 bit di fascia più alta l'adozione di uno strato aggiuntivo di cui "concentra" maggiormente l'emissione luminosa riducendo l'effetto "luce fantasma" in condizioni di scarsa illuminazione e migliorando l'efficienza della luminanza evitando , allo stesso tempo, l'angolo si sposta tipico dei pannelli LCD di tipo VA.

Tutto questo per ottenere una riproduzione con un effetto annebbiamento decisamente meno percettibile, un livello di nero più basso, una linearità di gamma maggiore (soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione) e un angolo di visione notevolmente migliore (in termini di contrasto, ma anche di correttezza cromatica.) . Samsung ha riassunto tutto come "Ultra Viewing Angle", ma il miglior angolo di visione è solo una delle cose che aiutano a migliorare le prestazioni di riproduzione.

A tutto ciò si aggiunge ora un sistema di retroilluminazione con migliaia di Mini Quantum Dot LED posti direttamente dietro il pannello (quindi non periferici come nel caso dei modelli LED Edge) e una soluzione di local-dimming che può contare su 576 zone di controllo.

Nonostante quindi i "punti luce" siano aumentati drasticamente rispetto al passato, le aree di controllo locale della modulazione delle stesse rimangono tuttora tutto sommato ridotte e il contributo di capacità di calcolo del nuovo processore Neo Quantum 4K risulta quindi fondamentale nella gestione del precisione e velocità di commutazione dei Mini LED, per garantire il miglior contrasto, oltre a mantenere sempre la massima linearità delle immagini riprodotte a qualsiasi livello di luminanza dei fotogrammi.

Dal punto di vista estetico, il nuovo QN95 non si discosta particolarmente dal design della precedente gamma, mantenendo sempre la base di appoggio in metallo con un gradevole arco a forma di L e che sembra fatta apposta per ospitare uno dei "seire Soundbar Q" dello stesso produttore coreano. L'insieme appare quindi elegante ed armonico, anche grazie all'ampio utilizzo di materiali pregiati.

Il pannello ha uno spessore di poco più di 1 cm, anche perché integra l'intero array di retroilluminazione Mini LED, mentre l'elettronica e le connessioni sono affidate al box esterno "Slim One Connect", rinnovato quest'anno nel design, ora più sottile e squadrato (che ricorda una console PS3 Slim). Tuttavia è abbastanza ingombrante ed è anche bello pesante e con una moderata tendenza al surriscaldamento (quindi meglio non riporlo completamente al chiuso), probabilmente anche per via del generoso trasformatore integrato che dovrà occuparsi di alimentare il televisore.

Sì, perché il box è in grado di interfacciarsi con il display tramite il cavo “One Invisible Connection”. Il cavo in fibra ottica sempre più sottile con connessione proprietaria trasporta sia i segnali audio-video che l'alimentazione. Quindi basta collegare la presa di corrente alla scatola esterna, One Invisible Connection dalla scatola alla TV e il gioco è fatto!

Il "Slim One Connect" integra gran parte dell'elettronica del televisore e anche l'intera gamma di connessioni. Sono infatti disponibili 4 ingressi HDMI 2.1 con HDCP 2.3 ed eARC (Enhanced Audio Return Channel con supporto per il passthrough di tracce audio multicanale lossless - eccetto quelle in DTS) solo per HDMI 3, tre porte USB (di cui una con alimentazione 1A ), una porta LAN Ethernet limitata a 100 Mbps, un'uscita audio digitale ottica, uno slot CAM CI Plus 1.4, connettività Wi-Fi (in versione "ac"), Bluetooth, Airplay 2 e Miracast e, infine, il digitale terrestre coassiale antenna (DVB-T/T2) e satellitare (DVB-S2) con supporto alla decodifica HEVC (profilo Main10) e completa di certificazioni Tivùsat 4K e Lativù 4K e compatibilità con i servizi interattivi HbbTV di ultima generazione.

Porte HDMI 2.1 nelle versioni con banda massima di 40 Gbps (contro i 48 Gbps previsti dallo standard "full") che consentono la riproduzione di segnali 4K Ultra HD fino a 120 Hz (HFR - High Frame Reate), con crominanza in compressione 4: 4: 4 e campionamento del colore fino a 10 bit (e non fino ai 12 bit consentiti da 48 Gbps). Nell'utilizzo reale, quindi, nulla di penalizzante e con degli ingressi che supportano a pieno tutte le funzioni previste: oltre al già citato eARC (enhanced Audio Return Channel) sull'ingresso 3, l'ALLM (Auto Low Latency) e il VRR (Variable Refresh Rate) ) anche nella versione proprietaria AMD Freesync Premium Pro. Modalità VRR in grado di scendere a cadenze di 40 Hz per evitare il difetto di “strappo”. Manca quindi ufficialmente il supporto alla Nvidia Gsync VRR, che però è stata correttamente riconosciuta con alcuni giochi su PC dotati di GPU Nvidia RTX di ultima generazione.

Per quanto riguarda il telecomando Bluetooth “One Remote”, la principale novità riguarda l'apprezzatissima integrazione di una batteria ricaricabile completa di pannello solare sul retro ed anche una porta di ricarica USB Type-C sul bordo inferiore. Ci sentiamo di dire: "Era ora!" e speriamo che questa scelta venga presto seguita anche da altri produttori. Per il resto siamo di fronte al solito telecomando minimalista che integra i pulsanti per l'accesso diretto ai servizi Netflix, Amazon Prime Video e Samsung TV Plus.

In uso, l'assenza di un tastierino numerico ancora non mi convince del tutto, anche se dopo pochi minuti ci si fa l'abitudine e si può spaziare facilmente tra le varie funzioni. Come per le versioni precedenti, l'unico pulsante aggiuntivo che mi sarebbe piaciuto molto è l'accesso diretto al menu di configurazione. C'è anche un tasto microfono per accedere agli assistenti vocali Bixby di Samsung, Google Assistant e Amazon Alexa.

L'ultima versione 6.0 del sistema operativo Tizen, decisamente fluido, reattivo e sempre completo di un ampio supporto per tutte le applicazioni richieste dal mercato, oltre ad alcuni servizi dedicati alle videochiamate (Google Duo), che richiede una webcam Logitech per acquista separatamente, al lavoro (Microsoft 365) e anche per l'esercizio. È prevista anche la funzione “Multi View” che permette di riprodurre contemporaneamente contenuti e informazioni televisivi dal proprio cellulare (tramite App dedicata compatibile con smartphone Android e iOS).

La Smart TV include anche un media-player integrato in grado di riprodurre contenuti multimediali sia da HDD USB esterni che da qualsiasi NAS su rete locale DLNA/UPnP. Lo scraping è stato sempre veloce e non ha mostrato problemi nel riprodurre svariati formati video a qualsiasi risoluzione o da qualsiasi codec (compreso AV1, quest'ultimo attivo anche su YouTube e da qualche giorno anche con alcune serie SDR su Netflix), container e anche in HDR10+ e in HLG (quindi televisione HDR). L'unica incompatibilità riguarda eventuali contenuti che potrebbero includere una traccia DTS (in qualsiasi versione): in questo caso il televisore non ne supporta la decodifica, tanto meno il passthrough eARC/ARC.

Sul fronte HDR, questo modello è compatibile con gli standard HDR10, HDR10+ (con metadati dinamici) e HLG, mentre continua a mancare il supporto Dolby Vision. HDR10+ che prevede anche il supporto alla funzione “Adaptive”, in grado di sfruttare il sensore di luminosità per adattare la resa dell'immagine alle condizioni di luce ambientale. Infine, anche quest'anno troviamo il preset "Filmaker Mode", la modalità voluta dall'industria cinematografica che disabilita tutte le elaborazioni delle immagini - come la gestione del movimento o la riduzione del rumore - per restituire una visione dei film fedele all'originale. cinematografico immaginato e voluto dal regista.

Da quest'anno grande importanza è stata dedicata anche al gaming e vede la comparsa di un nuovo menu e delle relative impostazioni (che possono essere richiamate durante il gioco tenendo premuto per qualche istante il tasto "play/pausa" del telecomando ). La nuova "Game Bar" che compare con un pop-up sul bordo inferiore permette di accedere a tutta una serie di impostazioni specifiche per il gaming, di intervenire nella riproduzione delle luci alte e basse dei giochi, di attivare il Refresh Rate Variabile, oltre ad abilitare la modalità “Super UltraWide GameView” per cambiare il rapporto d'aspetto da 16:9, a 21:9 e fino a 32:9. È anche possibile ottimizzare l'input lag in grado di scendere fino a 10ms a 60Hz e appena 5ms a 120Hz.

Una volta avviata la prima installazione, che può essere portata a termine velocemente con l'ausilio di uno smartphone (non obbligatorio, ovviamente) e la veloce sintonizzazione dei canali, ho previsto le consuete ore di rodaggio e ambientamento.

Nessuna rivoluzione per quanto riguarda l'interfaccia del menu, che mantiene il consueto "family feeling" pulito, intuitivo e veloce. Andando nel menu delle impostazioni, troviamo i cinque preset "Dynamic" (da evitare sempre), "Standard", "Natural", "Film" e "Filmaker Mode", tutti personalizzabili e totalmente indipendenti per la visualizzazione di contenuti SDR e HDR.

Per chi volesse partire da zero nella calibrazione, manca un preset "custom" e chi fosse interessato a fare due calibrazioni "night" e "day" dovrà quindi modificare i preset presenti (magari utilizzando "Filmaker" per il "night" " e " Fim "per quel "giorno"), a meno che non si paghi l'intervento di un calibratore professionista che potrà attivare le modalità aggiuntive ISF "Cal Night" e "Cal Day" ed eseguire il relativo "giorno" e " night” (liberando così altri due banchi di memoria). La modalità “Auto Calibration” dovrebbe essere prevista anche con il software Calman ma, al momento del test, la gamma 2021 non era ancora supportata dall'ultima release del programma di calibrazione.

Per regolare la TV in modo tempestivo (oltre che per calibrare, ovviamente) il primo e fondamentale suggerimento riguarda la disattivazione delle impostazioni "Risparmio Energetico" che troverete nel menu "Generale". Questo per evitare che l'elettronica intervenga sulla retroilluminazione sfruttando il sensore di luce ambientale o riducendo il picco di luminanza per abbassare i consumi. Quello che ho notato con il sample in uso è che l'operazione verrà ripetuta per tutti i preset sui quali si vorrà poi intervenire (cosa che in passato non avveniva). Ovviamente non va usata la “Modalità Intelligente” che, a mio avviso, ha purtroppo ben poco di intelligenza.

Oltre alle consuete impostazioni di luminosità (attenzione: da quest'anno denominata "Shadow Detail" che trovate più in basso nel menù), contrasto, colore e tinta, sono presenti varie elaborazioni dedicate a contrasto automatico, colore, movimento di intervento di compensazione e interpolazione del frame, riduzione del rumore, ecc..., mentre due voci importanti sono la possibilità di regolare l'intensità della retroilluminazione del Mini LED (questo controllo viene ora effettuato tramite la voce "Luminosità") e l'intervento del "Local Attenuation" locale dimmerabile su tre posizioni (Low, Standard, High) e non può mai essere disattivato in nessuna modalità. Infine, sono disponibili la regolazione del bilanciamento del bianco a 2 e 20 punti, la regolazione della gamma e un CMS completo per i colori.

Per guardare contenuti prettamente televisivi si può partire dal preset “Film”, magari modificando l'impostazione “Color Tones” su “Warm 1” e attivando anche la compensazione del movimento che si trova nel menu “Screen Sharpness Settings”. aiutano a ottenere fluidità e risoluzione in movimento, soprattutto durante gli eventi sportivi. Chi volesse ottenere un'immagine un po' più "spinta" può eventualmente optare per il preset "Standard" con l'accortezza di diminuire la retroilluminazione (a meno che non ci si trovi in ​​una stanza molto illuminata e in questo caso si sappia che il QN95A è in grado di superare facilmente anche 800 nits a schermo intero!) e di utilizzare l'impostazione “Warm 1” dei “Color Tones”. Suggerisco inoltre di verificare che lo Spazio Colore non sia su "Native" (pena eccessiva saturazione di colori del tutto innaturali) e di selezionare "Auto". Come ormai vi sto dicendo, ogni emittente televisiva utilizza i propri parametri di trasmissione, quindi non prendete i miei suggerimenti come regola assoluta. Usa sempre il buon senso e un minimo di cultura dell'immagine: se durante una partita di calcio il prato è verde fluorescente e tutto è troppo saturo e innaturale, è meglio provare un preset diverso.

Invece, l'approccio deve essere radicalmente diverso quando si riproducono contenuti di film o serie TV da fonti esterne come lettori Blu-ray, lettori multimediali o servizi di streaming. In questi casi l'industria si è data regole ben precise di riproduzione SDR e HDR e l'obiettivo sarà quindi quello di riuscire a determinare la modalità di riproduzione più corretta. Nel caso di Samsung si tratta senza dubbio dei 2 preset “Film” e “Filmaker Mode”.

Sorprendentemente, i due preset sono assolutamente identici in termini di impostazioni di scala di grigi, gamma e colore. A partire da SDR REC709 (per guardare contenuti Blu-ray 1080p o un film Full HD da una piattaforma di streaming, ad esempio), entrambe le modalità hanno impostazioni di retroilluminazione di fabbrica che sono più del doppio dello standard per la riproduzione in una stanza buia. Si raggiungono quasi 300 nit di luminanza, che può essere corretta per la riproduzione diurna, ma dovrebbe invece essere intorno ai 100-120 nit con la modalità “Filmaker”, pensata per la corretta visione dei film in una stanza buia.

Detto questo, il bilanciamento del bianco è piuttosto lineare, seppur con una tendenza verso una temperatura colore un po' troppo calda (6100 K), la scala dei grigi restituisce un delta E medio di 2,3 (la deviazione è più eccessiva alle alte luci), il gamut è 2.4 in generale e la copertura della gamma è quasi perfetta. Il local-dimming non si può mai disattivare e per misurare il livello del nero e il rapporto di contrasto nativo avrei dovuto ingannare l'elettronica, altrimenti i led sarebbero stati completamente spenti con il pattern di misura a 0 IRE.

Alla luce dell'ottimo comportamento dell'algoritmo di local-dimming (impostato su "Low") del campione in prova, ho però deciso di non procedere con queste misure che a mio avviso sono fuorvianti: il QN95A non permette di disattivare il local-dimming , che funziona molto bene in SDR, quindi godiamoci l'alto contrasto dinamico di cui è capace.

Per quanto riguarda l'HDR, prima di parlare delle misure di profilo più corrette (che ancora una volta risultano essere "Film" e "Filmaker") vorrei soffermarmi un attimo sull'elevato flusso luminoso di cui è capace questo televisore, che è in grado di superare i 2300 nits di picco con un pattern bianco nella finestra al 10% in modalità "Dynamic" e raggiungere gli 800 nits a schermo intero e anche mantenerli senza la minima incertezza per decine di secondi (a 30 secondi ho fermato la misurazione). A dire il vero, dopo il picco iniziale di 2300 nit, con una finestra del 10%, la luminanza scende dopo pochi secondi a circa 1600 nit, per poi mantenerli. Peccato che in "Dynamic" la visione sia totalmente errata e quindi da non utilizzare.

Tornando ai piedi per terra, passo a descrivere il comportamento di fabbrica dei due preset "Film HDR" e "Filmaker HDR". Essenzialmente identici, entrambi sono in grado di raggiungere 1500 nits di picco nella finestra al 10% e di offrire un bilanciamento del bianco lusinghiero con un Delta E contenuto. Anche la curva di tone-mapping EOTF è seguita correttamente, seppur leggermente al di sotto del riferimento a metà gamma alta (a differenza del passato dove l'HDR di fabbrica tendeva invece a “pompare” i toni medi).

La copertura della gamma DCI-P3 raggiunge il 93% con rosso e verde leggermente meno saturi del previsto, mentre BT2020 raggiunge il 74%. Il dato di copertura DCI-P3 non del tutto completo si ripete da un paio d'anni con i televisori Samsung ed è molto probabilmente da attribuire allo "strato ottico" introdotto sul pannello per migliorare l'angolo di visione.

Riassumendo la situazione di fabbrica, il consiglio è quello di utilizzare il preset "Filmaker Mode" per la riproduzione di contenuti SDR REC709, abbassando il livello di retroilluminazione dei Mini LED a 9/10 (tramite la voce "Brightness") per una visione ottimale. in una stanza buia, mentre per la riproduzione diurna il preset “Film” funzionerà bene con l'unico suggerimento di abbassare la gamma di un punto. In HDR (HDR10, HDR10+ e anche HLG) si possono invece utilizzare sia i preset "Film HDR" che "Filmaker HDR" (quest'ultimo, ricordo, disabilita qualsiasi tipo di elaborazione delle immagini, quindi è meno adatto alla riproduzione di eventi televisivi/sportivi).

Passando alla calibrazione, devo ancora segnalare (era lo stesso negli anni precedenti) le difficoltà nell'effettuare regolazioni manuali tramite il menu OSD del televisore. In pratica il menu in sovrimpressione influisce sulla misura del segnale del pattern che si sta visualizzando in quel momento e se non si fa attenzione, vi ritroverete a calibrare il televisore completo del suo menu. Come risolvere? Semplicemente con tanta pazienza ed esperienza: prendi una misura, entra nel menu, cambia quello che ti serve, risolvi dal menu, controlla la misura e vai avanti così.

Fortunatamente, dopo aver abbassato la retroilluminazione, già con i soli controlli di bilanciamento del bianco a 2 punti è possibile linearizzare le incertezze della scala dei grigi, centrando la temperatura colore di 6500 K, raggiungendo un Delta E medio di appena 0,4 (con picchi massimi a 0.8) e una luminanza contenuta entro 120 nits (ideale per la riproduzione in una stanza buia).

Lo stesso avviene anche in HDR con un Delta E medio della scala di grigi che si attesta a 0,6 (con picchi massimi di 1,9), un tracking della curva di tone-mapping che diventa assolutamente esemplare e un picco di luminanza HDR. che è vicino a 1600 nit. Sia in SDR che in HDR, però, non si notano apprezzabili deviazioni dalla già ottima copertura del gamut.

Grazie all'utilizzo della retroilluminazione Mini LED, il QN95A rappresenta senza dubbio un passo avanti per la tecnologia QLED. Soprattutto quando si visualizzano canali e contenuti TV in HD e 4K con dinamica standard (quindi REC709), la qualità di visione è estremamente soddisfacente e sempre molto corretta in termini di modulazione, dettaglio in condizioni di scarsa illuminazione, livello di nero e sfumature di colore. L'angolo di visuale è davvero ottimo ed anche il contenimento del fenomeno del blooming (soprattutto dopo la calibrazione in virtù di una luminanza inferiore).

Un occhio particolarmente attento può comunque notare alcune imprecisioni nei contorni "chiaro/scuro" di un'immagine (vedi il classico esempio del cielo stellato). Le zone di controllo del local-dimming sono ancora piuttosto limitate e quindi nella completa oscurità si noterà ancora qualche alone di troppo. Non appena aumenta, però, la luminosità ambientale diventa davvero impossibile notare i limiti. Ho apprezzato anche l'ottima gestione dei passaggi “chiaro/buio” improvvisi con l'elettronica di local-dimming fulminea nei successivi cambi di fotogramma. Tra l'altro, chi vuole illuminare una stanza al giorno può sempre contare sugli 800 nit full screen di cui è capace questo televisore (volendo, anche in modalità "Film" impostando la retroilluminazione al massimo).

In HDR ho apprezzato l'ottima linearità generale, la gestione esemplare delle sfumature cromatiche e l'elevata luminosità di picco, che si riflette anche nell'intensità dei colori. Nonostante sia in grado di restituire una dinamica molto elevata, in HDR il local-dimming presenta qualche incertezza in più rispetto alla visione in SDR, con le elettroniche che non sempre sono in grado di interpretare al meglio la situazione riprodotta, portando talvolta ad una sensibile diminuzione della picco di luminanza per favorire la riproduzione della parte più scura dell'immagine. Un aspetto che a volte può generare qualche chiusura di troppo nelle luci basse.

Gli effetti della luce spuria e degli aloni sono notevolmente diminuiti rispetto al passato, sebbene persistano ancora in determinate circostanze (immagine scura con 1 o 2 punti luce, ad esempio). La retroilluminazione non riesce sempre a raggiungere perfettamente i bordi del pannello e, soprattutto in HDR, si nota il contorno periferico dell'immagine leggermente più scura.

Con immagini ad alto APL (quindi ad alto contrasto e ben illuminate), non ce n'è davvero per nessuno: i picchi vengono riprodotti con grande fluidità e la tenuta e la brillantezza dei colori sono sorprendenti. Se sei un feticista dell'oscurità assoluta quando guardi i film, gli OLED offrono ancora un vantaggio in HDR (anche perché nell'oscurità totale i 7-800 nits di picco HDR sono più che sufficienti), ma in tutte le altre circostanze questo Neo QLED si sposta verso l'alto e saluta.

L'elettronica è davvero eccellente, con il nuovo processore Neo Quantum 4K e i suoi algoritmi AI (intelligenza artificiale) in grado di restituire un'immagine compatta, pulita e altamente dettagliata, sia con definizione standard che con materiale sorgente HD. Entro certi limiti, certo: nessuno fa miracoli con certe televisioni di qualità davvero imbarazzante.

Anche la risoluzione in movimento è stata notevolmente migliorata, grazie ad un intervento di elaborazione molto efficace (regolabile anche manualmente sui parametri di de-judder, sfocatura e de-noise) e sostanzialmente privo di particolari artefatti. Ovviamente senza esagerare con le impostazioni, altrimenti vi ritroverete con l'effetto "soap opera" e qualche artefatto di troppo. Le impostazioni prevedono anche la possibilità di attivare l'interpolazione delle cornici "Sharp LED Movement" che sconsiglio di utilizzare in quanto provoca fastidiosi sfarfallii e una significativa perdita di luminosità.

In modalità gaming i preset sono molto meno rigorosi e generalmente molto "pompati". È comunque possibile intervenire con le regolazioni, ma per contenere, ad esempio, l'input lag, l'elettronica di local-dimming appare decisamente meno efficace, con inevitabili ripercussioni sul livello del nero e sul contrasto generale. In sostanza, seppur molto fluida e luminosa, l'immagine appare un po' "piatta" e di minor impatto complessivo rispetto alla visione di contenuti cinematografici/televisivi. Molto apprezzabile, invece, la possibilità di attivare la gestione del movimento anche durante le sessioni videoludiche, riuscendo comunque a contenere l'input lag a circa 20ms.

Per quanto riguarda Smart TV e App streaming, non abbiamo riscontrato problemi nel riconoscere correttamente i vari contenuti SDR, 4K, HDR (ovviamente limitati a HDR10 e HDR10+), nonché Dolby Atmos quando presente, in eARC pass-through verso un compatibile soundbar o sistema home theater. Dai test effettuati, l'unica App con cui non sono mai riuscito a riprodurre i brani in Dolby Atmos è stata quella di Disney+. Ci auguriamo quindi che venga rilasciato un aggiornamento dell'App che possa porvi rimedio.

Parlando di audio, il sistema integrato prevede un set di altoparlanti in configurazione 4.2.2 con una potenza totale di 70W. Le voci sono sempre molto chiare e la potenza complessiva più che sufficiente per insonorizzare una stanza di medie dimensioni. Certo, non aspettarti deflagrazione dei bassi o chissà quale dinamica! Per questo è bene affidarsi a un sistema audio esterno. A tal proposito, la funzione “Q Symphony” permette di abbinare una soundbar Samsung compatibile per unire sia gli altoparlanti del televisore che gli altoparlanti della soundbar e provare a ricostruire in modo più efficace gli effetti sonori multicanale.

La nuova generazione di QLED Mini LED mi è sembrata un interessante passo avanti rispetto alle precedenti generazioni di TV Samsung. Il QN95A è un televisore esteticamente gradevole con un'elevata qualità costruttiva. Il tallone d'Achille rimane, a mio avviso, il prezzo di listino un po' alto (al netto di tutte le offerte che hanno già iniziato ad affollare), mentre sul fronte della qualità dell'immagine lo posso definire assolutamente ottimo in SDR e un vero presagio in HDR .

Ovviamente in un ambiente totalmente buio si noteranno alcuni difetti di local-dimming soprattutto in HDR, ma se invece l'utilizzo principale è un soggiorno molto soleggiato, la grande riserva di potenza luminosa farà sicuramente la differenza. Con i giochi, ci sono molte compatibilità e funzionalità disponibili, ma l'immagine è ancora perfettibile. Peccato infine per l'assenza del supporto Dolby Vision, che per più di qualcuno potrebbe pesare sulla scelta finale di acquisto.

È proprio una delle condizioni particolari a cui mi riferisco: ambienti molto luminosi. E per quanto riguarda le versioni 8K, l'altra condizione è l'uso del televisore per visualizzare fotografie di alta qualità. In tal caso il risultato è spettacolare rispetto agli oled 4K.

Che tu abbia paura di bruciare, posso capirlo data la massiccia campagna pubblicitaria negativa fatta da Samsung. Ma non fatevi ingannare dal fatto che il nero e il contrasto di un LCD (con qualunque nome abbia) è anche lontanamente vicino a quello di un TV OLED, visto che oggi anche il più costoso esistente non si avvicina nemmeno ai valori ​di un vecchio televisore al plasma, immagina un OLED che fa ancora meglio.

Ho visto una recensione piuttosto analitica su un canale youtube straniero e in genere l'oled vince ancora su molti punti, ma ci sono punti a favore del miniled, uno su tutti la luminosità, che rende il televisore a tutto tondo molto più fruibile anche in ambienti illuminati ambienti e non solo la sera con le luci spente o comunque basse.

Ho potuto testare bene la versione mini led di LG da 8K e un OLED sempre LG dello scorso anno e secondo me, a meno di condizioni d'uso o esigenze particolari, la versione oled è decisamente migliore. Sono entrambi ottimi televisori, ma per lo stesso prezzo quello OLED è ancora meglio per me.

Anche questo Samsung perde un po' in termini di angoli di visualizzazione e su una TV molto grande questo è importante. Non tutti hanno una sala TV simile a un cinema con tutti i sedili perfettamente uno di fronte all'altro.

Giusto per aggiornare viste le grandi risate. Oggi la serie QLED NEO 55 85 era a 523 euro, tra l'altro la potete vedere nel banner di HDBLOG a quel prezzo.

Se è così, TUTTI gli OLED dovrebbero impressionare. Eppure il mio 65wx è lì da mesi e mesi. Quello che fa la differenza è la gestione dell'elettronica.

Parac * molto grande li. È sempre colpa del cliente sentirli. Non voglio spendere migliaia di euro per un reliquiario da usare con ansia per qualche ora. Voglio una TV accesa quanto mi piace senza alcun problema.

Comunque il buon dts/dts-hd lo trovate ancora in diversi titoli recenti non è una cosa morta a differenza di HDR10+ che praticamente lo è adesso..

Buon passo avanti rispetto allo scorso anno, ne beneficeranno soprattutto gli acquirenti dei tagli da 75 in su, in attesa dei MicroLed che però visti i prezzi sembrano ancora molto lontani dal mercato consumer.

Mi interesserebbe più della retroilluminazione: 1) un tasto che vada direttamente alle opzioni, come detto anche nella rece. 2) un pulsante "info" che mostra informazioni sul contenuto che sto guardando in termini di bitrate, risoluzione e così via.

Hai ragione, ma in effetti il ​​DTS lo trovi solo sui vecchi titoli, su quelli degli ultimi anni c'è sempre il Dolby Digital.

Vorrei sapere come hai fatto ad averla a quel prezzo, interesserebbe anche a me

Se la demo in negozio viene eseguita per mesi, 12 ore al giorno, sette giorni alla settimana, portando la luminosità al massimo e ripetendo lo stesso film di tre minuti 250 volte al giorno, penso che siano impressioni comprensibili.

Hai dimenticato l'angolo di visuale, appena ti muovi crolla anche il piccolo nero che riescono a fare con mille trucchi.

Esatto, hai scritto bene, "si tenta di risolvere con il dimming" ma imho senza riuscire ad arrivare al 100% all'OLED.

questo è quello che cerchiamo di risolvere con il dimming e ora con il miniled. I nuovi macbook pro ad esempio sono ottimi anche da questo punto di vista. In ogni caso, è l'unico vero motivo per cui tutti gridano al miracolo oled, dimenticando tutto il resto dei colori.

Gli LCD perfetti per la gamma di colori? Con il nero che sembra un blu scuro o un grigio scuro?

Comprendiamo il tuo commento, stiamo solo sottolineando che il principio di equivalenza dei punti di forza e dei limiti delle due tecnologie non è vero in quanto anche considerando tutti i lati positivi e negativi delle due, uno è comunque migliore dell'altro. Cioè, non sono la stessa cosa.

Vedremo se saranno gli stessi oled con gli stessi pregi e difetti dei pannelli LG o se ha aspettato di produrre qualcosa di diverso. E poi vai dove vuole il mercato, se la gente è ossessionata dagli oled (a torto oa ragione) non puoi starne fuori.

Ehm....dal 2022 Samsung produrrà tv oled con un altro nome perché....perché stona con il fatto che lcd potesse reggere il confronto...alla fine si è arreso ma per tenere la testa a testa high chiamerà i suoi oled in un altro modo... Sony è tra i partner che adotteranno questi nuovi pannelli oled

Mi ripeto: "Se non capisci il significato di un commento, almeno non rispondere"

no, ho detto che non dovrebbe essere detto indipendentemente dal fatto che qualsiasi oled sia migliore di qualsiasi qled. In effetti, commenti come "qualsiasi oled da una traccia a questa TV" mi hanno fatto sorridere. Se non riesci a capire il significato di un commento, almeno non rispondere.

Piace anche a me, se fosse stato retroilluminato sarebbe stato perfetto, ma capisco che a qualcuno può dare fastidio un telecomando senza tasti numerici, includerne un secondo sarebbe costato pochissimo a Samsung come costa poco comprarlo 9€ su Amazon.

Piace anche a me, se fosse stato retroilluminato sarebbe stato perfetto, ma capisco che a qualcuno può dare fastidio un telecomando senza tasti numerici, includerne un secondo sarebbe costato pochissimo a Samsung come costa poco comprarlo 9€ su Amazon.

La Philips colpisce anche solo per la demo in negozio.

Quando provi un OLED a casa, non torni più indietro.

Un QNED 65 4k costa poco meno di un OLED ma hai il processore alpha7 al posto dell'alpha 9. Qned ha senso sì e no come TV da soggiorno 75" e oltre, dove costa l'oled.

Cosa usano Sony e Panasonic, OLED o qled?

Leggendo i commenti vedo che, come al solito, è possibile essere offuscati dal marketing.

Non l'hai detto?

No, è per dire "OLED ti fa meglio perché sei vittima del marketing" quando chi punta sul marketing è Samsung (che, se insiste ancora sugli LCD, è solo perché non vuole ammettere la sconfitta su LG ) significa che hai qualcosa da nascondere. Anni fa, Samsung è stata condannata per aver parlato male della concorrenza su blog e simili.

Ho una Sony XF9005 del 2018... ha la visione Dolby. Avanti e indietro.

Nessun gusto è un gusto, c'è chi ama la BMW e chi ama la Duna.

e non l'ho nemmeno detto. Allora cosa fai?

Ma guarda non è che lo dico io, lo dice qualsiasi esperto del settore, ed è anche logico che lo sia, visto che LG è stato il primo produttore di pannelli LCD al mondo, quale sarebbe la logica per investire centinaia di milioni di dollari per sviluppare e attrezzare linee di produzione per un prodotto più costoso e inferiore? I gestori simili dovrebbero essere rinchiusi. A quel punto potrebbero continuare a produrre pannelli LCD senza spendere un centesimo e continuare a guadagnare, non trovate? E se gli OLED sono inferiori agli LCD, perché pensi che la stessa Samsung monti pannelli OLED sui suoi telefoni top di gamma? E perché Nintendo ha rinnovato Switch montando un pannello OLED al posto di quello LCD? Tutti questi manager sono pazzi? E cmq tenete presente che lo stesso Samsung il prossimo anno uscirà con una linea di TV OLED anche con pannelli LG? Ripeto se ti piace di più l'LCD è di tuo gusto assolutamente di tutto rispetto, ma questo non toglie che tecnicamente sia migliore, in fondo all'epoca molti comprarono la Fiat Duna che tutti definivano orribile.

Guarda l'unica tecnologia che gioca con gli OLED (escludendo ovviamente 4k e HDR) è il plasma, se prendi un Kuro o un Panasonic serie 60 le differenze con un OLED sono piccole. Gli LCD non sono mai riusciti a competere con il plasma, figuriamoci con gli OLED. Quei pochi punti di vantaggio che hanno sono surclassati dai punti di svantaggio che hanno rispetto a tutte le tecnologie a matrice attiva.

E ti ho scritto che oggettivamente non lo sono.

ma secondo conto chi? sei ubriaco? e anche io che perdo tempo a risponderti.

e questa cosa che mi avevi già scritto da qualche altra parte, si capisce.

Non mi sembra di aver detto che gli LCD siano migliori... sto cercando di dire che entrambi hanno dei difetti, ma a quanto pare toccando l'oled ho toccato una sorella o una madre, boh.

meno male, ora che so che hai un oled in casa e dici che di conseguenza qualsiasi oled surclassa qualsiasi lcd di cui mi fido. Colpa mia.

e allora? se li chiamo led offendo qualcuno?

Ebbene a parte il fatto che se la TV non è fedele anche il bianco e nero risulta distorto, ma poi ci sono centinaia di sfumature tra bianco e nero e se non si riesce a riprodurle tutte si perdono molti dettagli delle immagini. Questo ovviamente è valido per coloro che utilizzano sorgenti di qualità, ma la maggior parte di esse per ciò che un LCD Full HD di fascia media sta già alimentando i televisori andrebbe bene.

Se l'OLED non ha raggiunto la maturità, le LCY sono marce in quanto si tratta di una tecnologia vecchia di 30 anni ed è comunque surclassata da una tecnologia "acerbo".

Dipende dalle tue esigenze, se hai contenuti 8k su 4k li vedi a risoluzione ridotta. Se devi vedere in 4k, il top di gamma 4k è decisamente migliore.

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